Sant’Agata
Questo piccolo – ma solo per dimensioni – capolavoro correggesco raffigurante Sant’Agata era arrivato a Senigallia nella seconda metà dell’Ottocento, portato in dono da un gentiluomo inglese al celebre medico Angelo Zotti (Imola 1833 – Senigallia 1884), luminare che gli salvò la vita.
La tavola passò, attraverso diverse vicende ereditarie, in possesso di due nobili sorelle residenti a Fano. È qui che nel 2003 la vide Dario Fo, interpretando il volto della santa come un ritratto di Jeronima, moglie bellissima del Correggio, ed è proprio grazie all’attore premio Nobel che il dipinto venne restaurato e pubblicato, arrivando oggi a essere esposto al pubblico.
Bibliografia: Claudio Paolinelli (a cura di),“Correggio ritrovato. La Sant’Agata di Senigallia”, Silvana Editoriale 2018.