Le statue di Sant’Antonio da Padova, di San Francesco e dell’Immacolata Concezione

Autore
Piò Angelo Gabriello
Tecnica
Scultura
Supporto
cartapesta
Sala
Sala del '700
Provenienza
Correggio, Chiesa di San Francesco
Datazione
1752 - 1753
Immacolata Concezione
Sant’Antonio da Padova

Il 7 aprile 1752 … Rese le grazie, il Padre Maestro Marini Guardiano convocò gli PP. ed espose loroin primo luogo se stimavano bene che si cominciasse la costruzione della Cappella dell’Immacolata Concezione coll’atterrare il vecchio volto e costruirne un nuovo con la cupola e susseguentemente fare un nuovo altare …

Poco più di un mese più tardi, il 12 maggio, lo stesso Padre Marini … espose alli PP. che avendo ormai gli muratori terminato il … della Cappella della SS.ma Concezione, se giudicavano a proposito e cosa ben fatta, terminata che fosse l’operazione già intrapresa, dar principio alla costruzione della Capella del Nostro Serafico Santo Padre …

Con queste poche righe il Libro de Consigli de Padri del Convento di S. Francesco di Correggio registra, a cc. 86v. e 87r., la costruzione, all’interno della chiesa, delle nuove cappelle dedicate all’Immacolata Concezione e a San Francesco, che faceva seguito all’ammodernamento dell’altare dedicato a Sant’Antonio da Padova, non registrato nei verbali.
Per dotare i nuovi altari di un arredo adeguato e congruo, ancor prima dell’esecuzione dei lavori, il bolognese Angelo Gabriello Piò, uno dei più importanti scultori plastici del XVIII secolo, era stato incaricato di realizzare tre statue in stucco (in realtà cartapesta).

Nelle Memorie del Convento e della Chiesa di S. Francesco di Correggio, copiate da un libro già esistente nell’Archivio del convento suddetto dal Dott. Michele Antonioli così si ricordano le opere di Piò: … nel 1752 fu rimodernato l’altare di S. Antonio e fatta in esso una nicchia ove fu riposta la dilui statua di stucco opera del Sig. Angelo Piò [sic] di Bologna che costò 80 scudi da 10 Paoli. Furono fatte le capelle della Concezione e di S. Francesco di nuovo con la cupola e con li suoi altari … e nelle loro nicchie vi furono poste le statue della B.V. Immacolata e di S. Francesco tutte di stucco e dello stesso autore di Bologna che costarono ancor esse 80 scudi da 10 Paoli cadauna … (c. 3r.).

In realtà, il Libro degli Inventari del nostro Convento di San Francesco di Correggio, nel quale vennero registrati gli inventari e i riscontri fatti dai padri Custodi della Custodia di Ferrara da cui allora dipendeva il convento correggese, fissa una cronologia leggermente diversa. Il 6 aprile 1752 il Custode Frate Francesco Milanti registrò la presenza in chiesa delle statue dell’ Immacolata Concezione e del Serafico Padre S. Francesco, mentre l’anno seguente, il 13 febbraio 1753, il vice Custode Frate Antonio Carnevari, facendo il riscontro degli inventari della chiesa, annotò anche la statua del Taumaturgo Sant’Antonio di Padova.

Eseguite dunque tra il 1752 e il 1753, le tre preziose statue sfuggirono alle vendite del patrimonio conventuale attuale dopo il 1797. L’Inventario de Beni Mobili de PP. MM. Conventuali di Correggio redatto il 27 ottobre 1797 le registra ancora in situ.

Il restauro, condotto da Chiara Davoli (San Francesco e Immacolata Concezione) e Roberta Notari (Sant’Antonio), ha permesso di risarcire le pesanti ridipinture e i danneggiamenti a cui sono state soggette le statue e di ripristinare ottimali condizioni di leggibilità delle stesse, restituendo questi capolavori dell’arte plastica bolognese della seconda metà del XVIII secolo alla fruizione dei visitatori e dei fedeli.

Mentre le staute dell’Immacolata Concezione e di Sant’Antonio si trovano esposte nel Museo Civico “Il Correggio”, la statua di San Francesco è attualmente collocata nell’omonima chiesa della città.