Sala Bonifazio Asioli
Sala completamente rinnovata nell’allestimento in occasione del restauro del fortepiano appartenuto a Bonifazio Asioli , costruito nel 1786 dalla ditta londinese Longman & Broderip, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale con il contributo del Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia Romagna ed eseguito dal Laboratorio specializzato Damiani & Bezza di Piacenza.
Il prezioso strumento campeggia al centro della sala dedicata al suo illustre proprietario, uno dei più grandi didatti e compositori tra Settecento e Ottocento, autore di trattati di teoria musicale e di manuali di didattica ristampati fino al Novecento, che utilizzò il fortepiano per le proprie lezioni.
Lezioni alle quali partecipò anche Karl Mozart, figlio di Wolfgang, allievo a sua volta di Padre Martini, fondatore del Conservatorio di Bologna.
L’esposizione è arricchita da oggetti, documenti , partiture e composizioni, nonchè iconografie del Maestro, tra cui il ritratto eseguito dal nipote dello stesso, il pittore Luigi Asioli, un’incisione di Giuseppe Asioli tratta dal dipinto di Andrea Appiani (1805), e l’opera grafica di Giovanni Bernardoni incisa nel 1828, che ripropone un’iconografia di Asioli che ebbe particolare fortuna nella prima metà dell’Ottocento.
Fra gli oggetti appartenuti al Maestro, è possibile ammirare un Nécessaire da viaggio, donatogli dall’Imperatore Napoleone I Bonaparte in occasione del suo viaggio a Parigi con il Vicerè d’Italia Eugenio di Beauharnais per il matrimonio di Napoleone con Maria Luigia d’Austria (1810), e due spadini d’onore, dono dello stesso Vicerè, nel 1805 all’atto della nomina a Maestro di Camera e Direttore dell’ I. R. Cappella di Musica.
Ambedue presentano una testa d’aquila sulla testa dell’arma e il simbolo della musica (cetra) sulla parte interna della guardia. Uno spadino ha la testa, la guardia, l’imboccatura e il puntale del fodero in argento, l’altro in bronzo dorato.
Ultimo aggiornamento
6 Dicembre 2023, 17:39