Noli Me Tangere

In questo raffinato bassorilievo in bronzo, Carmela Adani interpreta con straordinaria sensibilità il tema evangelico del “Noli Me Tangere”, episodio biblico dell’apparizione di Gesù risorto a Maria Maddalena, narrato nel Vangelo di Giovanni (20, 11-18). L’artista scolpisce la scena con un’intensa delicatezza, privilegiando una composizione armoniosa in cui i volumi si digradano sottilmente, creando un effetto di profondità poetica.


Nello specifico, la parabola ha luogo la mattina della domenica successiva alla morte di Gesù. Maria Maddalena, recatasi al sepolcro e trovandolo aperto, corre ad avvertire i discepoli per poi rimanere in disparte nel giardino, piangendo. Dopo che i discepoli se ne sono tornati a casa, Maria Maddalena si avvicina al sepolcro e vede due angeli che le domandano perché pianga. Voltatasi dopo aver risposto agli angeli, Maria Maddalena vede Gesù in piedi, però non lo riconosce. Credendo che si tratti del custode del giardino, Maria Maddalena gli chiede informazioni su cosa ne fosse stato del corpo di Cristo e questi le risponde chiamandola soltanto per nome, quindi finalmente la donna lo riconosce. È a questo punto che Cristo pronuncia la celebre frase “Noli me tangere” che in latino significa letteralmente “Non mi toccare”, ma in questo caso gli studiosi hanno interpretato il tutto come “Non toccarmi, poiché non possiedo più un corpo in carne e ossa” oltre a “Non trattenermi, poiché devo ancora salire al Padre”. Infine, intimando a Maria Maddalena di “non trattenerlo” e piuttosto di andare ad avvertire i discepoli della sua avvenuta resurrezione, Gesù ritornò in Paradiso accompagnato dai due angeli, scesi a loro volta per scortarlo.


La scultura si distingue per l’equilibrio tra realismo e idealizzazione, unendo la solennità della tradizione classica con un tocco di intima spiritualità. L’attenzione al dettaglio, evidente nella resa delle vesti e nell’espressione dei volti, conferisce all’opera un’aura di grazia e leggerezza. Il rilievo si sviluppa con un’eccellente gestione dello spazio, in un perfetto dialogo tra le figure e l’ambiente circostante.


Celebrata come un “capolavoro di poesia ellenica”, il “Noli Me Tangere” rappresenta uno degli esempi più alti della maestria di Carmela Adani nel modellare la materia con finezza ed espressività, consolidando il suo posto tra le più grandi scultrici del Novecento.

Ultimo aggiornamento

5 Aprile 2025, 17:57