Dottoressa Maria Bertolani del Rio
La Dottoressa Maria del Rio in Bertolani (Reggio Emilia, 1892 – Casina, 1978), figlia di Pietro Del Rio, chirurgo e primo sindaco socialista di Bibbiano (RE), fu una figura di spicco nel campo della psichiatria femminile presso l’Ospedale Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, dove lavorò a stretto contatto con suo marito, il Professor Aldo Bertolani, responsabile della sezione maschile. Lei fu il primo medico donna a essere assunta al San Lazzaro nel 1915 e fu una vera e propria pioniera nel suo campo, sostenendo con convinzione l’idea che il lavoro manuale creativo potesse avere un effetto terapeutico sulle pazienti psichiatriche.
Uno dei suoi contributi più importanti fu la creazione dell’”Ars Canusina” (in latino “Arte di Canossa”), un’arte decorativa ispirata agli elementi stilistici dell’epoca di Matilde di Canossa. La sua intuizione si basava sull’ergoterapia (dal greco “ergein”: agire, essere attivo e “therapeia”: cura e guarigione), ovvero la riabilitazione attraverso il lavoro manuale, ritenuta fondamentale per il recupero della salute mentale delle degenti del San Lazzaro.
Maria Bertolani del Rio, che era grande amica di Carmela Adani, le chiese di riprodurre motivi decorativi di epoca matildica, da utilizzare nei laboratori terapeutici con le pazienti. Questi modelli vennero successivamente richiesti anche in marmo, per decorare diverse chiese della zona, tra cui la Chiesa di Regina Pacis a Reggio Emilia (in particolare per le vasche battesimali, il pulpito e la cantoria).
Grazie alla collaborazione tra le due, l’Ars Canusina ebbe un enorme successo e divenne una forma d’arte riconosciuta. Le decorazioni in stile matildico, ispirate a monumenti storici e miniature medievali, vennero riprodotte su vari materiali come: stoffa, carte in pergamena, ferro battuto, cuoio e marmo. Uno di questi manufatti, un vaso con decorazioni canusine, venne persino donato a Papa Pio XII come esempio di eccellenza dell’artigianato artistico reggiano.
L’amicizia tra Maria Bertolani del Rio e Carmela Adani era profonda e sincera, tanto che si scrivevano lettere quasi quotidianamente. Questa corrispondenza, ancora oggi conservata dai discendenti, testimonia non solo la loro collaborazione artistica, ma anche il legame affettivo tra le due donne.
Carmela fu un grande sostegno per Maria, anche in momenti difficili della sua vita personale. La Del Rio, infatti, fu abbandonata dal marito, che la lasciò per un’altra donna a causa della sua infertilità. In questa fase dolorosa, Carmela si dimostrò una confidente e un supporto costante.
Grazie al lavoro della Del Rio e alla collaborazione con Carmela Adani, l’Ars Canusina non solo fu un progetto terapeutico rivoluzionario, ma divenne anche un patrimonio artistico e culturale. A partire dagli anni ‘40, vi fu un vero e proprio ritorno dello stile matildico e Adani ricevette numerose commissioni per realizzare opere in materiale lapideo, tra cui piatti, fermacarte, vasi e decorazioni per edifici religiosi.
Ultimo aggiornamento
5 Aprile 2025, 16:03