Madonna della Pace (o dell’Ulivo)
Simbolo di spiritualità e armonia, la “Madonna della Pace” (nota anche come “Madonna dell’Ulivo”) di Carmela Adani si distingue per la purezza delle forme e la straordinaria raffinatezza stilistica. L’opera fu offerta a Papa Pio XII nel 1942 da un pellegrinaggio di correggesi come simbolo stilistico dell’arte emiliana, e il Pontefice, colpito dalla dolcezza e dall’intensità espressiva della scultura, esclamò: “Come si può non pregare davanti ad una Madonna come questa?”.
Adani modella la figura con una grazia solenne, accentuata dall’equilibrio compositivo e dalla morbidezza delle linee. La Madonna, ritratta con un volto sereno e raccolto in preghiera, trasmette un senso di pace e contemplazione profonda. L’iconografia di Santa Maria, cara all’artista, trova qui una delle sue espressioni più toccanti, unendo la semplicità della devozione popolare alla classicità rinascimentale.
La denominazione alternativa “Madonna dell’Ulivo” richiama molto probabilmente il simbolo di pace per eccellenza, sottolineando il messaggio universale dell’opera. Il ramoscello d’ulivo è infatti simbolo della rigenerazione, perché, dopo la distruzione causata dal diluvio, la terra tornava a fiorire. Allo stesso tempo divenne anche simbolo di pace perché, come similitudine, attestava la fine del castigo e la riconciliazione di Dio con gli uomini.
Quest’opera rappresenta uno dei massimi esempi della capacità di Carmela Adani di tradurre il sacro in un linguaggio scultoreo raffinato e profondamente espressivo, lasciando un segno indelebile nell’arte sacra del Novecento, dove la scultrice ha saputo infondere lo stesso spirito di raccoglimento e delicatezza formale del “Cristo Proteggente”.
Ultimo aggiornamento
5 Aprile 2025, 17:58