Il riposo durante la fuga in Egitto, con San Francesco
Le vicende del quadro sono state ricostruite da Massimo Pirondini nella sua monografia su Boulanger del 1969. La copia del quadro dell’Allegri, originariamente nella cappella Munari nella chiesa di San Francesco a Correggio e oggi agli Uffizi, fu eseguita dal pittore francese nella seconda metà del marzo 1638 e collocata, nella notte del 2 aprile dello stesso anno, al posto dell’originale, fatto contemporaneamente trafugare su ordine del duca di Modena Francesco I d’Este per la propria collezione. Vane furono le rimostranze dei correggesi, ed analoga vicenda dovette svolgersi negli anni 1640-42 a Reggio Emilia, con il furto, sempre su ordine del duca, della Notte del Correggio dalla chiesa di San Prospero, e la successiva sostituzione con una copia eseguita dal Boulanger, nel frattempo assunto in permanenza al servizio di Francesco I. L’opera qui esaminata è una copia fedele della tela dell’Allegri, che dal 1649 si trova a Firenze in seguito a uno scambio di quadri fra le collezioni estensi e quelle medicee.
Il Correggio aveva tratto il soggetto dell’opera, databile attorno al 1520, da un episodio del Vangelo aprocrifo dello pseudo Matteo, riguardante l’omaggio che, durante la fuga in Egitto, san Giuseppe fa al Bambino di alcuni datteri, colti da una palma che aveva spontaneamente abbassato le fronde. Il pittore aveva inserito sulla destra il san Francesco, il santo titolare della chiesa originaria, collocando i sacri personaggi sulla soglia di un bosco fittissimo. Secondo il carteggio citato da C. A. Lumini risulta che nel 1788 il quadro del Boulanger era da tempo stato tolto dalla chiesa e collocato nella camera del padre guardiano del convento di San Francesco. [GPL].
Bibliografia: Lumini 1909, p. 258; Bertolini 1930, p. 31; Finzi 1968, p. 174; Pirondini 1969, pp. 8-12; Antiquari Reggiani, 1989, s.p.