Ecce Homo
Il quadro, proveniente dalla chiesa di San Giuseppe Calasanzio, è una copia, probabilmente di bottega, della tavola di analogo soggetto ma di minori dimensioni dipinta da Alessandro Bonvicino detto il Moretto e oggi alla Galleria di Capodimonte a Napoli. Rispetto al prototipo morettiano, è dipinta in maniera più secca e denuncia minore morbidezza di modellato e più aspra durezza di contorni; vi è stata aggiunta anche la scritta ECCE OMMO ai piedi del Cristo.
Il recente restauro ha consentito di recuperare piena leggibilità all’opera.
Stanti i rapporti tra Moretto e la famiglia Gambara, di cui fu pittore ufficiale, si può ipotizzare che il quadro sia stato forse un dono inviato da un famigliare a Veronica Gambara nei suoi ultimi anni di vita.
Bibliografia: G.Lusetti, scheda in A. Ghidini (a cura di), Il Museo Civico di Correggio, Milano 1995, p. 72.