Due bersaglieri e un garibaldino con cane
Asioli prese parte, con i fratelli Raffaele e Ferdinando, dapprima ai moti del 1848 e poi alla Seconda Guerra d’Indipendenza nel 1859, militando tra le file garibaldine. Il confronto con altri autoritratti ce lo fa identificare, appunto, con il garibaldino seduto alla sinistra di chi guarda. Nei due bersaglieri sono da riconoscere, forse, i fratelli.
Nel quadro predomina l’esaltazione delle glorie patrie e l’autocelebrazione, mentre il panorama alpino e il cagnolino in primo, un Cavalier King Charles Spaniel, che ritroviamo anche in un altro dipinto esposto nella Galleria Asioli del Museo Civico Il Correggio, appaiono puramente accessori.
La fluidità esecutiva, pur in presenza di alcune caratteristiche più propriamente accademiche, inducono a ritenere l’opera un indizio del nuovo corso verista che Asioli affrontò nell’ultima parte della sua attività.
M. Parmiggiani, Luigi Asioli (1817 – 1877), Correggio 2018, p. 64.