Sacro Cuore
L’iconografia del “Sacro Cuore” (ossia la solenne figura di Cristo che appare invitante alla fiducia nel suo Cuore Divino) ha rappresentato per Carmela Adani un soggetto di profonda ispirazione, interpretato con sensibilità e maestria attraverso più versioni della scultura. Una delle più significative è il Sacro Cuore in marmo statuario di Carrara, collocato nella Basilica di San Quirino a Correggio su commissione di Angelo Scaravelli, un noto imprenditore locale. Qui, la figura di Cristo si inserisce nell’apparato marmoreo dell’altare, in un’elegante composizione quasi a tuttotondo. Lo sguardo sereno e il gesto delle mani aperte trasmettono un senso di fiducia e raccoglimento, esaltando la dimensione mistica dell’opera.
Una versione monumentale, il Sacro Cuore di Baragalla (un quartiere della Città di Reggio Emilia), realizzata nell’ultimo periodo della vita dell’artista, è considerata una delle sue più imponenti rappresentazioni. Dopo essere stata esposta in Piazza San Fedele a Milano, l’opera ha viaggiato attraverso diverse diocesi emiliane prima di essere collocata definitivamente alla periferia di Reggio Emilia, su un alto traliccio metallico che ne amplifica la presenza simbolica.
Un’altra versione in bronzo venne invece realizzata nel 1954 per essere destinata a Cincinnati (Ohio), negli Stati Uniti d’America, segno della diffusione internazionale dell’arte sacra di Adani corrisposta alla sua crescente fama.
Con il Sacro Cuore, Carmela Adani dimostra ancora una volta la sua straordinaria capacità di modellare la materia in forme vibranti di spiritualità, unendo la solennità del classicismo alla profondità emotiva della devozione.
Ultimo aggiornamento
5 Aprile 2025, 17:59