Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, saranno esposte per il mese di novembre due opere nel Salone degli Arazzi del Museo.
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, saranno esposte per il mese di novembre due opere nel Salone degli Arazzi del Museo.
Carlo Moretti – (Es)senza
Carlo Moretti originario di Suzzara (MN) e residente in un paese al confine con Modena è pittore e poeta riconosciuto a livello nazionale e internazionale.
Personalità proteiforme, curiosa e operosa nella promozione della cultura a tutti i livelli: già Presidente dell’Associazione Artistica EUTERPE, ha vinto vari premi e ha avuto tantissimi riconoscimenti. Tra i più importanti: la Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica A. Ciampi e la Medaglia d’Oro di Sua Santità Giovanni Paolo II. Finalista al premio “Arte” Mondadori e tant’altro. Al suo attivo ha più di 300 mostre tra collettive e personali. Nel 2004 ha pubblicato il libro di pittura e poesia: “Nel sottobosco degli Haiku” e ha vinto, nello stesso anno, il concorso di poesia “Città di Castello”.
Il filo conduttore tra la sua poesia e la sua pittura nasce sotto il segno dell’Haiku, poesia giapponese che ha origine nel XVII secolo e che deriva dal Tanka, componimento poetico di 17 sillabe che risale al IV secolo.
L’opera qui esposta dal titolo “(Es)Senza” è stata realizzata dall’artista nel 2016.
La tavola in legno proveniente dalla golena del Po è stata lavorata e trattata per ospitare due file di personaggi che si tengono saldamente per mano. Gesto questo identificato come emblema di una comunità unita, coesa nella denuncia ma anche nel sostegno di chi sta intorno e dietro la vittima di violenza, rappresentata acefala nell’opera. L’assenza sottolineata dal buco interno alla tavola è profonda e lancinante sulla tavola quanto lo è nell’immaginario collettivo di una società che perde un pezzo di se stessa quando cede o quando è vittima di violenza. Ma il messaggio non è denuncia di qualcosa che purtroppo già conosciamo, non mira a porre l’accento sul fatto, ma mette in luce le potenzialità di quello che si può e si deve fare. Solo una società che si sostiene reciprocamente può fermare la deriva. Una società che cammina insieme e insieme lotta. Una società che non ti abbandona ma che ti sostiene. Una società che previene il male, lo analizza, lo individua, lo conosce e lo debella.
Angelo Baldaccini – 6.1.0 “Sei Uno Zero”
Angelo Baldaccini, formatosi all’Istituto d’Arte di Modena, ha praticato la pittura per un lungo periodo, titolare dell’azienda Neon King a Modena per le insegne luminose, oggettistica, mobili particolari e strutture di varia natura utilizza molti materiali di scarto (plexiglass, poliuretano, metalli, smalti) per le sue opere. Ogni dettaglio, ogni effetto e ogni soluzione è studiato prima di trovare la forma definitiva in opere costruite con una straordinaria combinazione di materiali non più utilizzabili che assumono valore di racconto.
Così realizza le opere con divertissement, con una certa ironia, affrontando temi anche di impegno sociale. Baldaccini è autore anche di installazioni che rimandano alla violenza sulle donne, agli incidenti mortali sul lavoro e sulle strade, alle “stragi” in mare di immigrati, in particolare adolescenti. In questa operazione l’artista riscatta, dalla loro inutilità e banalità, gli oggetti e i materiali poveri che acquistano valore d’arte.
L’opera si intitola “6.1.0. – Sei Uno Zero” ed è stata realizzata nel 2022. L’artista racconta che il progetto nasce da una coincidenza di fattori. Ascoltando distrattamente l’emittente radiofonica Radio Maria, l’artista sente lo speaker pronunciare il contatto telefonico della radio enunciando un numero alla volta 6 – 1 – 0 ripetuto per due volte. Pronunciando questi tre numeri l’artista avverte l’offesa intrinseca nel sintagma “Sei uno zero!” ovvero “non vali nulla”.
Da lì l’idea di una nuova opera di denuncia legata anche a notizie di cronaca molto recenti che hanno visto vittime di abusi numerose donne. L’opera in ceramica raku rappresenta un gesto d’amore che se compiuto da mani e intenzioni lascive ma soprattutto senza il consenso della donna, si trasforma in abuso e violenza offendendone la personalità e riducendola a puro oggetto del desiderio maschile: carne priva di anima, pensiero e sentimento. L’amore è innanzitutto rispetto, comprensione e gentilezza.
Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne
Salone degli Arazzi del Museo “Il Correggio”
01 novembre |01 dicembre
Orari di apertura:
fino al 24 novembre:
lunedì chiuso
martedì: 10:00 – 12:30; 15:30 – 18:30
mercoledì: 10:00 – 12:30. Pomeriggio CHIUSO
giovedì, venerdì, sabato e domenica: 10:00 – 12:30; 15:30 – 18:30
dal 25 novembre al 01 dicembre:
sabato: 15:30 – 18:30
domenica: 10:00 – 12:30; 15:30 – 18:30
Dal lunedì al venerdì su prenotazione.
CHIUSO il mercoledì e venerdì pomeriggio e il sabato mattina.
Per informazioni:
Museo “Il Correggio”
0522 691806 | museo@comune.correggio.re.it
Ultimo aggiornamento
7 Novembre 2024, 13:32