UN MUSEO PER TUTTI, UN MUSEO DI TUTTI.

Questo vuole essere lo spirito con cui il servizio Museo intende portare avanti le sue attività culturali, volte ad abbattere differenze e pregiudizio incrementando il benessere ed il miglioramento della qualità della vita delle persone attraverso il proprio operato.

In questo obiettivo si inserisce il progetto “Intrecci”, frutto della tesi di laurea magistrale di Andrea Camurani in Product Service System Design presso il Politecnico di Milano.

Il progetto si basa su principi etici e metodologici quali la progettazione partecipata, la multidisciplinarietà, la personalizzazione delle esperienze, la valorizzazione delle persone e l’integrazione con la comunità locale.

Per questo motivo sono state organizzate diverse sessioni di co-progettazione con i partecipanti e le partecipanti dei Caffè Incontro di Correggio, i caregiver, il personale del museo, le educatrici museali insieme alle psicologhe dell’associazione AIMA. Il risultato di queste sessioni di co-progettazione è un format aperto e personallizzabile, in grado di rispondere agli interessi e alle preferenze di ciascun gruppo.

Come progetto pilota, è stato preso l’appuntamento di venerdi 5 aprile presso il nostro Museo Civico che ha visto il coinvolgimento delle famiglie del Caffè Incontro AIMA di Correggio cimentarsi in un’esperienza di narrazione partecipata di fronte alle opere esposte, con la conduzione del personale del Museo e dell’educatrice museale Anna Bellegati.

Il tema dell’accessibilità culturale è un tema molto caro a questo museo che sta dunque cominciando un lungo ma straordinario percorso volto ad ottenere un sensibile cambiamento che rafforzi le strutture ed i meccanismi di collaborazione tra i settori della cultura, dell’assistenza sociale e della sanità, in cui l’arte e la cultura siano accessibili a tutte e a tutti e riconosciute come importanti generatrici di benessere.

Grazie soprattutto all’Amministrazione ed in particolare agli assessorati di competenza che ci hanno sostenuto e favorito nel progetto, Gabriele Tesauri e Iaia Oleari.